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Asilo nido e allattamento

Una delle domande che spesso i genitori si pongono quando decidono di iscrivere il proprio bambino allattato al nido d’infanzia è se potranno continuare a farlo.

Erroneamente si pensa che l’allattamento debba essere interrotto per favorire un buon ambientamento ma non è così. Vediamo insieme il perché.

 

Indice:

  • L’allattamento è relazione
  • Pianificare l’allattamento
  • La poppata del ricongiungimento
  • Portare al nido il latte materno

L’allattamento è relazione

Inizia così la relazione reale tra mamma e bambino: i riflessi innati nel neonato conducono al seno della madre per nutrirsi di piccole gocce di colostro in grado di attivare la produzione di latte e di ormoni che legano i due tramite un filo invisibile. L’azione di succhiare il seno fa si che il neonato venga visto e accudito dalla madre con una particolare sensibilità, perché la stretta vicinanza fa si che i bisogni vengano “captati” e soddisfatti immediatamente.

Proprio attraverso questa azione il neonato è in grado di stimolare la produzione degli ormoni della cura e dell’innamoramento come l’ossitocina, la prolattina e le endorfine in grado di ridurre i livelli di cortisolo (ormone dello stress) innescando quindi un meccanismo per garantirsi la sopravvivenza. Il seno della mamma è rassicurazione, calore, protezione e amore non solo fonte di cibo! Tale condizione permane anche dopo i primi mesi di vita, non si esaurisce con la crescita del bambino e salda il legame finché non si è pronti a trasformare quel momento in qualcos’altro di meraviglioso.

La scelta di usufruire del nido d’infanzia non può essere condizionata dalla modalità di alimentazione e può risultare molto difficile e stressante l’interruzione poche settimane prima dell’ambientamento. Smettere di allattare è un percorso emotivamente impegnativo sia per la mamma che per il bambino e andrebbe accompagnato in maniera serena, graduale e rispettosa dei tempi.

Se interrotto troppo bruscamente potrebbe avere delle ripercussioni nell’ambientamento stesso in quanto quest’ultimo rappresenta un cambiamento importante e spesso si sperimenta il primo vero distacco dalla famiglia. Proprio per questo l’allattamento potrebbe invece aiutare la diede ad affrontare la separazione e il successivo ritrovarsi essendo il seno fonte di rassicurazione.

Pianificare l’allattamento

C’è bisogno di modificare le routine o di iniziare a tirarsi il latte in previsione dell’ambientamento al nido?
In realtà questa domanda non ha una risposta univoca: tutto dipende dall’età del bambino o della bambina e dalla modalità di inserimento e di permanenza.

Nel caso di bambini al di sotto dei sei mesi è molto probabile che ci sia bisogno di fare una piccola scorta di latte da portare al nido. La quantità di latte da dover lasciare sarà determinata dal bisogno del singolo bambino e del numero di poppate che idealmente dovrebbe assumere nell’arco della permanenza nel servizio educativo.

Se invece un bambino ha già iniziato l’alimentazione complementare a richiesta, la quantità di latte da estrarre potrebbe essere nettamente inferiore se non nulla in caso di bambini che assumono gran parte delle calorie necessarie dal cibo solido.
E’ quindi importante valutare la vostra situazione singolarmente e stare in osservazione dei vostri bambini.

Non è raro osservare bambini che, dopo la lunga lontananza durante la giornata, “recuperino” le poppate perse. Ovvero intensificano la richiesta dopo il ricongiungimento, nella fase serale e anche durante il sonno notturno. Questo può accadere nelle prime settimane di frequenza del nido prima che il nuovo ambiente non diventi sicuro e familiare.

Solitamente se si accoglie il bisogno il bambino o la bambina si ritroverà l’equilibrio dopo qualche settimana, tendo sempre presente le fasi si sviluppo che fisiologicamente si presentano nel percorso di crescita e che possono anch’esse intensificare la richiesta di poppare al seno.

La poppata del ricongiungimento

La poppata del ricongiungimento è un’esperienza che tante mamme che allattano sperimentano dopo una lunga giornata lontano dal proprio bambino. Può succedere che il momento del ricongiungimento sia cosi significativo che ancor prima di salutare la mamma si chieda una bella poppata che ricarichi e riempia quelle ore di distanza.

È meraviglioso come un bambino possa esprimere la sua gioia ricercando esattamente la cosa che fin dalle prime ore di vita gli ha dato tutto. Se sarete disponibili ad accogliere e vivere questo momento con serenità sarà un modo speciale per comunicare al bambino che ci siete anche se siete stati lontani per un po’ potrà sempre trovare una base sicura tra le braccia della mamma.

La valenza emotiva della poppata del ricongiungimento è forte sopratutto nei primi mesi di frequenza, successivamente se lo si desidera sarà possibile modificare la modalità di ricongiungimento sempre rispettando i tempi e utilizzando strategie adatte all’età.

Se il servizio educativo lo permette potreste vivere questo momento proprio nel luogo in cui il bambino ha affrontato la giornata, se invece questa possibilità non c’è è bene rassicurare il bambino e pensare ad un luogo non troppo lontano e accogliere il suo bisogno.

Portare al nido il latte materno

Non tutti i servizi educativi accettano e somministrano il latte materno, pertanto se si desira farlo, è bene informarsi prima dell’iscrizione parlandone con le educatrici o il pedagogista di riferimento. In linea di massima chi accetta i bambini al di sotto dei 12 mesi dovrebbe essere organizzato e avere il protocollo redatto da parte dell’USL di riferimento per lo stoccaggio e la somministrazione.

 

Ecco le indicazioni generali per i genitori:

  • il latte materno va portato ogni giorno in un contenitore o biberon provvisto di capsula di chiusura.
  • il numero dovrà essere pari alle somministrazioni durante la permanenza al nido
  • ogni contenitore deve avere un’etichetta con nome, data di spremitura
  • va trasportato in una borsa termica
  • subito consegnato e riposto in frigo +4°

Sarà cura dei collaboratori ed educatori scaldarlo e somministrarlo in maniera adeguata al bambino o alla bambina.

Bibliografia

  • K. Wambach, B. Spencer. Breastfeeding and the human lactation – sixth edition. Jones e Bartlett Learning (2019)
  • Winnicott D.W. I bambini e le loro madri. Cortina. Milano (1987)
  • Ministero della Salute – Allattamento al seno oltre il primo anno di vita e benefici per lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale del bambino – tavolo tecnico operativo interdisciplinare per la promozione dell’allattamento al seno- 18 marzo 2014
  • Ministero della salute – strategie nazionali sull’allattamento
  • La salute al nido – Informazioni riguardanti l’igiene, le malattie, l’alimentazione
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